Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un identikit un po’ più completo, ma al contempo un ulteriore allungamento dei tempi per l’avvio della newco per Alitalia. Tempi più lunghi per dare la precedenza alla definizione completa del piano industriale prima di procedere alla nomina del nuovo amministratore delegato, da individuare comunque all’interno del trasporto aereo.
Sono questi alcuni degli elementi emersi oggi nel corso dell’audizione in Commissione trasporti del ministro dei Trasporti Paola De Micheli e di quello dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. La parola d’ordine è sembrata ‘Non c’è fretta’, ma piuttosto prendere ancora un po’ di tempo per fare le cose bene e mettere in pista una compagnia robusta. Anche perché a livello di cassa i 232 milioni attualmente a disposizione appaiono sufficienti per proseguire in attesa della newco.
No low cost
Intanto comunque ci sono le conferme: Alitalia non avrà una costola low cost e quindi non si metterà in concorrenza con questo segmento. Non solo: il Governo non si metterà contro le compagnie low fare, per un motivo molto chiaro: c’è spazio per tutti.
Hub, flotta e network
Altri punti riguardano gli hub, con Fiumicino che manterrà il ruolo di riferimento, mentre su Malpensa ci saranno importanti investimenti sul lungo raggio. E sul long haul in generale ci sarà un impegno importante da parte della compagnia sia sul fronte del network, con l’ingresso di nuove rotte man mano che il mercato tornerà a riprendersi, sia su quello della flotta. Quest’ultima inoltre verrà ringiovanita e armonizzata, per risparmiare sui costi di manutenzione e sui consumi, equilibrando maggiormente gli aerei di proprietà e quelli in leasing.