Il commento del direttore
Remo Vangelista
Prepariamoci ad una nuova geografia del trasporto aereo. Dopo l’abbuffata di annunci e ripartenze stanno arrivando tanti dietrofront e qualche chiusura. Il mondo delle compagnie uscirà trasformato da questa lunga fase e non vi sono più certezze per nessuno. Anche i vettori low cost, dopo la scorpacciata estiva, saranno costretti a tirare i remi in barca per non trovarsi di fronte a collegamenti in perdita.
Il Covid-19 ha lasciato sul terreno paure e timori di una lenta ripresa economica. Così le aerolinee di mezzo mondo corrono ai ripari e partono i tagli di personale, voli e aerei.
La situazione
Lufthansa ha annunciato nei giorni scorsi che la sua sussidiaria SunExpress dovrà restare negli hangar. Avventura finita e 1200 dipendenti in attesa di conoscere la loro sorte. Qualcuno verrà spostato dentro il gruppo tedesco, ma la maggior parte rischia di finire fuori dall’azienda.
Pare al momento che siano in corso approfondimenti anche all’interno del gruppo Iag, holding capitanata da British Airways. Tanti marchi in pista, ma qualcuno potrebbe uscire anche dal perimetro aziendale. Resta, invece, un grande rebus la situazione dei vettori americani. Quando potranno ancora reggere senza passeggeri? Le casse si stanno asciugando e la riapertura dei network più importanti non pare avvicinarsi.