Il commento del direttore
Remo Vangelista
C’è gran fermento nei cieli asiatici e il continente sembra volere giocare d’anticipo nel consolidamento rispetto all’Europa, dove tutti attendevano grandi manovre, anche e nonostante la grande emergenza che il settore sta attraversando.
Dopo la proposta di Korean Air di rilevare Asiana e l’ipotesi di una fusione tutta giapponese tra Japan Airlines e la rivale All Nippon, l’attenzione ora è di nuovo puntata su Air India. Nei suoi confronti sarebbe infatti tornata alla carica Tata Group, già protagonista di un’offerta d’acquisto verso la fine della scorsa estate.
Questa volta però Tata, che è già presente nel trasporto aereo indiano, dove controlla la Vistara e Air Asia India, non vuole agire da sola ma in collaborazione con un altro big del settore, Singapore Airlines. Secondo quanto riportato da Simpleflying, le trattative tra le due parti, che già collaborano nell’operazione Vistara, starebbero andando avanti anche nella direzione di creare una sorta di patto di non concorrenza, spartendosi le rotte e gli interessi in modo da portare avanti in maniera profittevole i singoli business. Tata ha inoltre ribadito che in caso di fallimento delle trattative con Singapore andrà comunque avanti da sola nela partita di Air India.