Il commento del direttore
Remo Vangelista
Non è un cammino facile quello del passaporto vaccinale negli Stati Uniti. Le diverse iniziative in questo senso ammontano ormai a 16, tra Stati, Ong e associazioni di categoria. E, a quanto pare, il Governo centrale fatica a tenere il passo.
Dall’Excelsior Pass di New York passando dal documento dell’Organizzazione mondiale della Sanità, fino al Travel Pass della Iata, si moltiplicano le ‘certificazioni’ di avvenuta vaccinazione. Così la Casa Bianca, interessata a varare un documento di questo tipo, si scontra contro un muro di ‘varianti’, quella volta non del virus.
Il nodo della certificazione
Ma, come racconta corriere.it, i problemi non si fermano qui. A intorbidire ulteriormente le acque ci sarebbe il problema di trovare un sistema di certificazione che non permetta falsificazioni.
A quanto risulta, infatti, sarebbe già fiorito un mercato di certificazioni false, soprattutto nel deep web. Una notizia che rischia di minare ulteriormente il cammino del passaporto vaccinale governativo.