Il commento del direttore
Remo Vangelista
La Iata saluta con favore il pronunciamento di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, per il quale l'Ue garantirà l'accesso illimitato ai viaggiatori vaccinati provenienti dagli Stati Uniti.
Un passo in avanti
“Questo è un passo nella giusta direzione, che porta speranza per tanti motivi – ha commentato Willie Walsh (nella foto), direttore generale della Iata -: sarà possibile viaggiare, riunirsi ai propri cari, spostarsi per business o tornare al lavoro. Per realizzare questa speranza, il pronunciamento dell’Ue è determinante. E per essere preparati, è fondamentale che l’Ue lavori con l'industria del trasporto aereo in modo che le compagnie possano pianificare la ripresa entro i parametri di riferimento indicati per tutelare salute e sicurezza”.
Le tempistiche
Sono infatti fondamentali “le tempistiche che consentiranno viaggi per i vaccinati, non solo dagli Stati Uniti ma da tutti i paesi che utilizzano vaccini approvati dalla European Medicines Association. Altrettanto determinanti saranno sistemi digitali chiari, semplici e sicuri per certificare l’avvenuta vaccinazione dei viaggiatori. In quest’ambito, il Travel Pass Iata può aiutare l'industria e i governi a gestire e verificare lo stato delle vaccinazioni. Stiamo però ancora aspettando lo sviluppo di standard riconosciuti a livello mondiale per i certificati vaccinali digitali. Come primo passo, è fondamentale che l'Ue acceleri l'adozione del certificato verde europeo. I recenti commenti del presidente von der Leyen dovrebbero rendere ancora più urgente la messa in atto di questo progetto ".
Il test rapido Covid-19
Anche se Iata ha accolto con favore le parole di von der Leyen, la libertà di viaggiare non dovrebbe essere preclusa a quanti non possono essere vaccinati e in questo senso anche la presentazione di risultati negativi al test Covid-19 potrebbe diventare un parametro riconosciuto. A patto che i governi dell'Ue accettino i test antigeni rapidi che la Commissione europea ha approvato. “La libertà di viaggiare non deve essere limitata solo a coloro che hanno accesso alle vaccinazioni; i vaccini non sono l'unico modo per riaprire in sicurezza le frontiere. Le nuove regole generali dovrebbero includere anche i test Covid-19 " ha concluso Walsh.