Il commento del direttore
Remo Vangelista
Oltre mille piloti da reclutare nell’arco di cinque anni, andando a bussare la porta anche di chi non ha mai pensato a questa possibilità e magari attualmente si occupa di altre attività. Ha preso il via la nuova campagna di recruiting di easyJet che vuole anche in questo modo, mettere la basi per il rilancio della compagnia e di tutto il settore dopo due anni di crisi a causa della pandemia.
Una vera e propria campagna in grande stile quella avviata dal vettore low cost, che ha chiamato come testimonial tre dei propri piloti scegliendoli tra quelli che sono approdati nella compagnia dopo avere fatto tutt’altri lavori: Nina Le, ex ginnasta; Aaron Moseley, in passato affermato dj; Iris de Kan, madre di due bambini.
Per candidarsi al programma di formazione Generation easyJet, gli aspiranti piloti dovranno avere almeno 18 anni al momento dell'inizio della formazione e possedere un minimo di 5 certificati generali di istruzione secondaria. “Continuiamo a concentrarci sulla sfida degli stereotipi di genere della carriera, avendo raddoppiato il numero di piloti donne che hanno volato con noi negli ultimi anni - dice il ceo Johan Lundgren -. Riconosciamo inoltre che, sebbene abbiamo compiuto progressi, c'è ancora del lavoro da fare. L'aumento della diversità in tutte le sue forme nella cabina di pilotaggio è un obiettivo a lungo termine per easyJet e quindi continueremo a garantire di guidare il settore su questo tema".