Il commento del direttore
Remo Vangelista
Per Ita Airways si apre una nuova fase: con la presentazione del Dpcm oggi in consiglio dei Ministri la compagnia aerea di proprietà dello Stato è ufficialmente in vendita.
Dopo le prime notizie che si sono rincorse in mattinata, durante la conferenza stampa al termine del Cdm il ministro dell’Economia Daniele Franco ha illustrato i primi dettagli sul documento che apre le porte ai partner.
“Seguiremo le usuali procedure” ha sottolineato Franco, precisando che si apre una doppia strada: “Offerta pubblica o vendita diretta”. Come già noto da tempo, il titolare del Mef ha sottolineato la presenza di “soggetti interessati”. Tuttavia, “non abbiamo un programma per determinare i tempi”. Insomma, il Governo non si dà scadenze e vuole prendersi tutto il tempo per valutare le offerte in arrivo.
Per quanto riguarda la presenza statale nella compagine societaria, Franco ha precisato che il Dpcm prevede in un primo momento una quota “minoritaria, non di controllo” nelle mani del Mef. Quota che comunque potrà essere ceduta successivamente.
I soggetti in gara
Diversi i nomi dei possibili partner che si sono succeduti negli ultimi tempi: tra i principali in gara, quello del gruppo Msc insieme a Lufthansa. Ma nelle ultime ore alcune fonti di stampa hanno messo in dubbio la discesa in campo del colosso tedesco.
Da questa mattina circola anche il nome di Delta Air Lines tra i player che potrebbero essere interessati all’acquisizione di Ita Airways. Ma anche Air France sarebbe in attesa di valutare eventuali mosse. E non manca chi parla anche dell’interesse da parte di fondi di investimento.
Il nuovo Dpcm, comunque, spazza via le incertezze: ora gli interessati potranno farsi avanti. E la palla passerà al Governo. Che, è necessario ricordarlo, essendo il trasporto aereo un settore strategico potrà esercitare il cosiddetto ‘Golden Power’, ovvero i poteri speciali che consentono all’esecutivo di porre il veto su alcune acquisizioni o imporre precise condizioni, anche se sempre in base a criteri oggettivi e non discriminatori.