Il commento del direttore
Remo Vangelista
Prenderà il via in primavera, probabilmente ad aprile, non appena ricevuta la certificazione di operatore aereo, attesa per questi giorni, la new entry dei cieli italiani. AeroItalia, dopo avere alzato il velo sulla livrea del primo B737-800 della flotta, si prepara all’ingresso sul mercato italiano, dove entrerà per gradi partendo dal segmento charter.
Secondo quanto appreso da TTG Italia, la nuova compagnia aerea, che sarà guidata dall’amministratore delegato Gaetano Intrieri, professore universitario con un lungo corso nel trasporto aereo, punterà a mettere le radici nella Penisola facendo il primo passo importante con l’avvio dell’orario invernale, quando verranno avviati anche i collegamenti di linea con una flotta di sei aerei, tutti B737, che dovrebbero arrivare nel corso dell’estate. Poi nel 2023 il passaggio al vero obiettivo del progetto, ovvero i voli a lungo raggio verso le americhe.
I finanziatori
A finanziare AeroItalia saranno due investitori che, insieme a Intrieri, siederanno nel consiglio di amministrazione: il primo è German Efromovich, ex patron e fondatore di Avianca e a lungo corteggiatore di Alitalia ai tempi della vendita (le offerte vennero sempre rimandate al mittente da parte dei commissari); il secondo è il banchiere francese Marc Bourgade, che negli ultimi anni ha aperto attività di leasing e finanziamenti proprio nel trasporto aereo.
Il piano
La sede della compagnia è a Roma e al momento sarebbero già una cinquantina i dipendenti in forza, venti dei quali impegnati nella squadra commerciale (molti in arrivo dall’ex Alitalia e da Air Italy). Resta però ancora da stabilire quale sarà l’hub di riferimento, anche se gli indizi al momento portano a Roma Fiumicino. Per quanto riguarda il modello di business l’orientamento appare essere quello del full service ed è anche per questo motivo che AeroItalia guarderà con attenzione al mondo trade e alle vendite in agenzia di viaggi, con l’implementazione di Sabre come gds.