Lufthansa non rischia: meno voli in estate per non fare saltare le rotte che contano

Salvaguardare le rotte delle vacanze disimpegnando una parte del personale per dirottarlo su altre direttrici in caso di necessità. Ha fatto molto rumore la notizia di Lufthansa, che ha deciso di mettere nuovamente mano alla macchina dei tagli portando il totale dei voli estivi cancellati dalla programmazione dai precedenti 900 agli attuali 3.100 (su un totale di 80mila).

La situazione
La notizia è rimbalzata sugli organi di stampa di mezza Europa, dopo che nelle ultime settimane la questione della carenza di personale ha iniziato a mettere a dura prova i vettori nel Vecchio Continente e negli Stati Uniti. Del resto lo stesso ceo del gruppo tedesco Carsten Spohr in occasione della presentazione degli ultimi risultati economici aveva spiegato che il problema sarebbe durato a lungo perché di non facile soluzione dopo i tagli operati negli ultimi due anni. E proprio pochi giorni fa il chief operating officer Detlef Kayser aveva confermato le previsioni a Die Welt, spiegando che la situazione non potrà tornare alla normalità prima del 2023.

Cambio di strategia
La mossa di Lufthansa va dunque letta come un tentativo di giocare d’anticipo prima che la situazione possa precipitare. Dopo avere ridotto i voli nel corso del weekend ora il management ha deciso di agire su rotte ad alta frequenza in Europa e su quelle domestiche dove le alternative, anche via treno, sono molte; il tutto per minimizzare i disagi per i clienti. Mantenendo intatto il network puramente leisure. Nel computo è stata tenuta in considerazione anche un’altra variabile, ovvero la possibilità che un nuovo aumento di contagi possa ridurre ulteriormente la forza lavoro, creando problemi dell’ultimo minuto.

Torna l’A380
E sull’onda di questa politica è arrivata nelle ultime ore un’altra decisione a sorpresa da parte della compagnia: nonostante le decisioni precedenti sul pensionamento definitivo degli A380 della flotta, nel corso dell’estate i maxi jumbo torneranno in servizio: la domanda sul lungo raggio si sta rivelando superiore alle attese e in contemporanea le consegne di nuovi aerei tardano. Meglio non rischiare.

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