Il commento del direttore
Remo Vangelista
La crisi di Governo potrebbe rallentare la privatizzazione di Ita Airways? L’interrogativo è lecito e sono in molti a chiedersi in quale misura le dimissioni del premier Draghi presentate al presidente della Repubblica incideranno ora su un processo arrivato alle sue fasi decisive.
Il Mef, dicono indiscrezioni sempre più insistenti, avrebbe infatti già espresso a Palazzo Chigi la sua preferenza per la cordata Msc-Lufhtansa, risultata più convincente rispetto all'offerta del fondo Certares. Non tanto per la cifra messa sul piatto - secondo il Messaggero tra i 900 milioni e 1 miliardo -, ma soprattutto per le proposte rispetto all'espansione del segmento cargo e le sinergie per lo sviluppo dei flussi turistici.
Manca l'ok alla trattativa
L'annuncio ufficiale dell'avvio della trattativa in esclusiva con il tandem Msc-Lufthansa non è tuttavia ancora arrivato, mentre la crisi di Governo, e il fatto che le sue sorti non saranno definite prima del prossimo mercoledì, quando Draghi andrà a riferire alle Camere, sembrano aprire una nuova fase di stallo.
L’imperativo è però fare presto. È stato lo stesso presidente Alfredo Altavilla a ribadirlo solo pochi giorni fa, a margine di una conferenza stampa a Fiumicino, in un discorso che oggi suona profetico: “Al Mef che valuta le offerte, io dico che il tempo distrugge valore. Dal 24 gennaio abbiamo un progetto industriale importante, identificato, se è quello giusto - proseguiva riferendosi al piano Msc-Lufthansa - non lo so. Mi auguro comunque che se ce ne fosse un altro, sia più intelligente, più forte, più bello rispetto a quello del 24 gennaio, che comunque mi sembrava già un'ottima base di partenza".
Amina D'Addario