Il commento del direttore
Remo Vangelista
Se da una parte i collegamenti diretti tra Italia e Stati Uniti raggiungeranno in estate i livelli più alti di sempre, c’è un altro mercato che non accenna a cedere il passo nonostante l’imponenza dell’offerta: si tratta dei voli in connessione.
Un business ancora imponente attraverso i principali hub europei, con opportunità per il nostro pubblico e per chi cerca l’Italia da Helsinki a Madrid, passando per le più tradizionali Londra, Francoforte o Parigi. Non a caso, come aveva rivelato la stessa Lufthansa, i voli sugli Usa da e per l’Italia via Germania sono secondo solamente a quelli diretti sul Paese.
E sempre sul fronte dei voli Italia-Usa, è possibile ipotizzare ancora sorprese dopo quella dell’ingresso di Norse? Al momento nulla è da escludere, in particolare eventuali aggiustamenti sulle frequenze in base alla domanda, mentre meno possibile sembrano essere new entry in termini di vettori. Anche se va tenuto d’occhio l’imprevedibile JetBlue che, al lancio della prima rotta sull’Europa (Londra) ha incluso anche l’Italia come destinazione da sviluppare.