Il commento del direttore
Remo Vangelista
In vista dell’intenzione, da parte dell’aeroporto di Amsterdam Schiphol, di rimuovere da marzo il limite massimo dei passeggeri introdotto nello scorso mese di giugno per arginare i problemi di cancellazioni e code registrati nella scorsa primavera, lo scalo sembra non essere del tutto pronto al flusso di passeggeri che arriveranno, soprattutto per quanto riguarda gli addetti ai bagagli.
Le società di movimentazione dell'hub olandese, si legge su Simpleflying, hanno ancora bisogno di centinaia di lavoratori se vogliono affrontare con successo il periodo festivo di maggio e i successivi mesi estivi e secondo Edwin van der Linden, direttore degli affari del personale della società di handling Viggo, per trovare nuovo personale è necessario aumentare gli stipendi. Ma mancano le risorse finanziarie.
Ecco perché emerge la proposta di far pagare ai passeggeri una tassa sul bagaglio, una sorta di supplemento valigia compreso fra 2 e 3 euro, che permetterebbero alle società di handling di aumentare le retribuzioni, come è stato fatto per gli addetti alla sicurezza. Una scelta che potrebbe non piacere affatto ai passeggeri di Schiphol.