Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un mercato da 438,6 miliardi di dollari e da 524 milioni di arrivi fra domestici e internazionali.
In più, con una prospettiva di crescita nei prossimi 3 anni del 9 per cento anno su anno, esattamente il doppio di quanto si prevede crescano i flussi internazionali, il mercato del wellness rappresenta un piatto estremamente ghiotto per l’industria turistica mondiale. Tanto è vero che, per la prima volta, lo Sri International ha realizzato uno studio dedicato al turismo benessere e al suo valore economico.
Secondo gli ultimi studi, infatti, il 2014 sarà l’anno del wellness, l’anno in cui si vedrà una vera e propria corsa verso il benessere, sia nella vita quotidiana sia nel segmento travel. Una prospettiva sulla quale hanno già iniziato a lavorare le catene alberghiere, le più attente e sensibili alle nuove domande provenienti dal mercato. Sono nati, così, brand dedicati al concept di benessere, strutture che dedicano una particolare attenzione ai menù, privilegiando cibi sani, alberghi che fanno trovare in camera dei fitness kit a disposizione dei clienti, o un personal trainer accessibile online che crea per gli ospiti esercizi su misura da eseguire direttamente nelle stanze.
Fra i trend emergono anche altre linee guida che possono indirizzare l’offerta turistica: vi sarà un ritorno all’utilizzo e alla ricerca delle fonti termali naturali, cosa che avvantaggerà tutte le destinazioni storiche del comparto, così come si apre una nuova prospettiva per la terza età, che cerca strutture che assicurino privacy e trattamenti dedicati. Fra le destinazioni emergenti, il Buthan, il Ghana e il Vietnam, alla ricerca di un’esperienza autentica.
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