Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dalle parole il Comune di Parigi passa ai fatti contro Airbnb. Il prossimo 12 giugno la piattaforma home sharing e Wimdu dovranno presentarsi al Tribunale delle Grandi Istanze per spiegare la mancata rimozione degli annunci irregolari dai rispettivi portali.
L’ultimatum era già arrivato a dicembre, quando l’assessore responsabile per la casa Ian Brossat aveva dichiarato: “Intimiamo Airbnb e altri quattro portali di affitti privati a ritirare immediatamente i loro annunci che non rispettano la legge. Altrimenti procederemo a breve per vie giudiziarie”. Dal 1° dicembre 2017, infatti, una legge dispone che in Francia tutti gli alloggi affittati per finalità turistiche debbano essere regolarmente registrati.
"Airbnb - hanno spiegato ora Brossat e il vice sindaco Anne Hidalgo, riporta lechotouristique.com - non rispetta la legislazione nazionale. Ovviamente non possiamo accettare che un'azienda sia completamente libera dalle regole e ci impedisca di inquadrare questo fenomeno in crescita a Parigi".
Secondo Brossat, attualmente, “solo il 16 per cento degli annunci presenti su Airbnb è regolarmente registrato”.