Il commento del direttore
Remo Vangelista
Con il progetto Matera Alberga sei strutture della città che riproducono i vecchi Vicinati dei Sassi diventano luoghi di accoglienza ed esperienza creativa, spazi di produzione culturale, luoghi di scambio tra abitanti e viaggiatori, di condivisione sociale e culturale. Un’iniziativa, riporta hotelmag.it, ideata nell’ambito di Matera Capitale europea della cultura 2019, e realizzata con la collaborazione di artisti e strutture alberghiere.
Il primo progetto, di Alfredo Pirri per l’hotel Corte San Pietro, è un’installazione che apre il percorso che coinvolgerà, sino ad aprile, altri cinque artisti con altrettante aperture e opere che si configureranno come interventi permanenti negli spazi degli alberghi. Dal 18 gennaio, vigilia della cerimonia di apertura di Matera 2019, Dimore dell’Idris accoglierà La fonte del tempo di Dario Carmentano, a cura di Christian Caliandro. Il percorso di Matera Alberga continuerà a febbraio all’Hotel del Campo per visitare l’opera di Giuseppe Stampone, mentre a marzo sarà la volta delle Grotte della Civita con l’opera di Georgina Starr; infine, ad aprile, a Casa Diva sarà possibile interagire con l’arte di Salvatore Arancio.
Alberghi come percorso del racconto
“Alcuni alberghi diventano il percorso di un racconto sulla città e sui cittadini e sul rapporto tra i luoghi e la creatività – spiega Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni della Fondazione Matera-Basilicata 2019 -. Uno degli aspetti più interessanti di questo percorso è la costruzione di un dialogo tra i cittadini permanenti, che vanno a vedere le esposizioni, con i cittadini temporanei che abitano nelle strutture ricettive, usando l’arte contemporanea come strumento di emozione, ma anche di mediazione, in un originale scambio di ruoli”.
“Grazie a un percorso tra gli hotel che hanno aderito al progetto Matera Alberga aggiunge Salvatore Adduce, presidente Fondazione Matera -Basilicata2019 -, sarà possibile vivere questi luoghi in modo diverso e toccare con mano la centralità dell’originale dialogo fra la cultura e i luoghi che la ospitano”.
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