Airbnb giù in Borsa
Passo falso
della piattaforma

Nell’estate dei record per il turismo europeo, c’è un player che fa fatica, ed è inaspettato. Si tratta di Airbnb, che ha appena registrato un crollo in Borsa di oltre il 13%, dovuto all’anticipazione dei dati del periodo estivo, che dovrebbe essere il più forte per gli affari del colosso dell’home sharing.

I numeri in ribasso sono condizionati, dice Airbnb, dalla minore domanda dei turisti statunitensi, dovuta alla frenata dell’economia Usa, ma anche da una serie di problemi esterni e interni.

Le regole sempre più stringenti, o i veri e propri bandi introdotti sugli affitti brevi da un numero crescente di metropoli globali, da New York a Barcellona, per combattere la penuria e i rincari degli affitti per residenti, frenano fortemente il business della piattaforma. E le strategie per contrastare il calo del core business, messe in campo da Airbnb, non sembrano funzionare e soprattutto non hanno una direzione chiara.

“Dovremmo fare molte cose diverse” ha detto ieri il fondatore Brian Chesky agli investitori, come riporta La Repubblica. Le idee sul piatto vanno dal puntare sulla qualità, con l’introduzione di una sezione di proprietà “preferite” dagli utenti, espandere ad affitti di periodo più lungo, per intercettare la domanda di studenti, nomadi digitali e lavoratori in trasferta. E ancora rilanciare sulle “esperienze”, tour e altre attività da svolgere in vacanza, e sui servizi collegati ai viaggi, anche con l’integrazione dell’AI.

Il prossimo autunno poi la società lancerà anche un servizio chiamato “co-hosting”, dove i proprietari con una casa libera, ma senza il tempo per dedicarsi all’accoglienza degli ospiti potranno incontrare persone disponibili a gestirla per conto loro.

Manca ancora la chiarezza, e su questo, la Borsa non perdona.

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