Fare: “L’extralberghiero in regola supera la capacità degli hotel”

Dopo un’estate che ha visto Airbnb & co. spesso al centro del dibattito nel turismo, il comparto extralberghiero parte al contrattacco.

In una dura nota l’associazione Fare (Federazione nazionale delle associazioni ricettività extralberghiera) ha deciso di riassumere le discussioni di un’estate che il presidente Elia Rosciano definisce di “polemiche e dichiarazioni deliranti”.

“Tra le ultime - si legge nella nota -, in ordine di tempo, quelle di un property manager del Sud che ha definito il turismo extralberghiero ‘di ripiego rispetto a quello alberghiero’, o quelle di imprenditori del settore che criticano il costo degli ombrelloni”. Rosciano aggiunge: “Ma, a fronte di un calo generalizzato di presenze, lamentato da Nord a Sud d’Italia da chi si occupa di accoglienza turistica e finanche dai ristoratori, non sarebbe il caso di rimboccarsi le maniche e lavorare per migliorare l’accoglienza turistica investendo in infrastrutture e cambiando normative desuete?”

Il presidente dell’associazione prosegue: “In questi mesi e a ridosso del Ferragosto abbiamo letto cose davvero sgradevoli. Soprattutto ci chiediamo: perché gli albergatori si ostinano a offendere gli extralberghieri con una narrazione mediatica ordita ad arte?”

E prosegue: “Da Nord a Sud d’Italia si è assistito a una contrazione del numero delle presenze e a una concentrazione delle stesse lì dove le Regioni hanno investito in marketing e comunicazione. In attesa dei bilanci ufficiali di fine stagione, i dati parlano chiaro: il comparto extralberghiero che cresce nella legalità e nell’investimento privato supera di gran lunga la capacità di accoglienza dell’alberghiero. Le strutture ricettive che investono nella formazione e nella cura verso l’ospite sono preferite dal turista autonomo e consapevole”.

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