Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sono disposti a spendere di più per viaggiare e a fermarsi più a lungo nei Paesi che vogliono scoprire. I viaggiatori cinesi non sono nuovi al turismo, ma la loro curiosità nei confronti delle mete internazionali sta aumentando esponenzialmente, con innegabili ricadute positive sull’economia mondiale.
È quanto rileva il sesto rapporto annuale Chinese International Travel Monitor redatto da Hotels.com, da cui risulta che i viaggiatori cinesi spendono in media un importante 28% dei loro guadagni in viaggi internazionali, con i nati negli anni ’90 che si classificano come i più spendaccioni, destinando al turismo ben il 35% del loro reddito.
Aumentano viaggi e durata della vacanza
Nell’ultimo anno il numero dei loro viaggi è passato da 3 a 4 e il numero di giorni di durata della vacanza da 5 a 7. Riguardo al futuro, i viaggiatori cinesi hanno intenzione di spendere una media del 10% in più nei prossimi 12 mesi. I millenials sono quelli che hanno programmato la spesa maggiore, infatti circa i due terzi dei nati tra gli anni ’80 e ’90 hanno dichiarato che stanzieranno una quota maggiore di denaro per le proprie vacanze.
Sebbene negli ultimi dodici mesi l’82% dei viaggiatori cinesi abbia visitato soprattutto i Paesi del Pacifico, il report mostra che sta aumentando l’interesse per destinazioni più lontane come quelle europee e americane. Per il futuro la classifica dei Paesi più ambiti dai turisti cinesi vede al primo posto la Francia, seguita da Stati Uniti e Australia. L’Italia è stata scelta come prossima meta dal 9% degli intervistati, mentre il 6% ha dichiarato di esserci stato negli ultimi 12 mesi.
Secondo i dati pubblicati dalla China National Tourism Administration la Cina ha visto partire, nel 2016, 122 milioni di turisti, il 4% in più rispetto all’anno precedente.