Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’Italia è il mercato in cui, secondo Emilio Valdameri, head of hospitality di World Capital, “ci sono in assoluto più hotel di lusso”. Sono in tutto “4 o 5 i brand che giustificano un prezzo di vendita anche doppio rispetto agli altri, come 4 Seasons, Armani, Belmond o Bulgari – rileva il manager – e l’Italia è una meta molto ambita dal turismo d’alta gamma, lo è da sempre”.
Le destinaizoni più richieste
Milano, Venezia e Roma le destinazioni top nella Penisola, in quanto a città, “mentre sul fronte balneare la Costa Smeralda, Capri, Taormina e Positano sono le prime destinazioni scelte dai brand di alta gamma per i loro investimenti”. Eppure, oltre ai grandi marchi che scelgono l’Italia – e in arrivo ci saranno oltre a Belmond in Toscana, “anche Melià e Aman che arriveranno al Sud Italia”, anticipa Valdameri – ci sono dei potenziali competitor che appartengono all’extra-alberghiero.
“Le ville private sul mare rappresentano una grande tradizione per l’Italia. Si tratta di una tipologia di hospitality più complessa dell’albergatoria normale – spiega il manager -, perché non offre servizi e i clienti, per ovviare, di solito si portano appresso anche la servitù”.
I player dell'outdoor
E se cominciano ad emergere anche gli appartamenti di lusso in location balneari, che insidiano la domanda alberghiera, “c’è un potenziale legato all’outdoor che in Italia ancora non ha trovato spazio – spiega Valdameri -. Le esperienze all’aperto, con offerte ricettive esclusive in campi tendati, in altri mercati stanno prendendo piede rapidamente: con il nostro territorio si potrebbero offrire soggiorni unici nei rifugi alpini o in isole sperdute. È un mercato ancora aperto, inesplorato, ma la domanda non manca”.