Il commento del direttore
Remo Vangelista
C’è un nuovo motivo in più per visitare Venezia: Building Bridges, la nuova opera monumentale di Lorenzo Quinn, appena inaugurata all’Arsenale, e che arriva dopo “Support”, le due mani che nel 2017 sono spuntate dal Canal Grande.
“Questo tipo di attività culturali, così come il Salone nautico che si svilupperà qui, sono stati concepiti per regalare un futuro – ha affermato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro -. Ringrazio anche Halcyon Gallery, che ha finanziato Building Bridges, dimostrando di amare questa città”. Così come lo stesso Lorenzo Quinn, che aveva già donato ai veneziani “Support”, le grandi mani installate davanti a Ca’ Sagredo durante la 57esima Biennale, e aver ceduto gratuitamente “Stop Playing” all’amministrazione comunale.
La nuova scultura, alta 15 metri e larga 20, si legge su Hotelmag, con il suo messaggio ambientalista e di tutela del capoluogo lagunare, si trova ora esposta a Forte Marghera: 6 ponti di mani a indicare i valori universali che, secondo l’artista, caratterizzano la vita dell’essere umano: amicizia, saggezza, aiuto reciproco, amore, speranza e fede.
“Venezia crea ponti da 1.600 anni, e non smette – ha sottolineato Quinn -. Ora dobbiamo andare oltre, creando ponti tra di noi”.