Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un settore che gode di ottima salute, in piena crescita e che si avvia a chiudere un anno da record: è questo lo stato del turismo marittimo nell'Adriatico presentato alla quarta edizione di Adriatic Sea Forum, l'appuntamento biennale internazionale organizzato da Risposte Turismo e in corso in questi giorni ad Ancona.
Secondo le stime contenute nella nuova edizione dell'Adriatic Sea Tourism Report, il 2019 segnerà il miglior risultato di sempre per quanto riguarda i croceristi movimentati negli oltre 30 porti dell'Adriatico, tra i quali trionfa Venezia, seguita da Corfù e Dubrovnik.
"Saranno oltre 5,5 milioni, in crescita del 7% rispetto al 2018, che già era stato un ottimo anno - spiega Francesco Di Cesare (nella foto), presidente di Risposte Turismo -. Di pari passo è la crescita attesa per le toccate nave".
Positive anche le performance relative al ben più ampio numero di pax trasportati via traghetto, aliscafo o catamarano: erano oltre quasi 20 milioni l'anno scorso, già in crescita del 2,4% rispetto al 2017, e si attende un ulteriore aumento entro dicembre.
Le ricadute economiche
Cosa significa tutto questo? Tradotto in cifre, 420 milioni di euro. Ovvero la spesa effettuata a terra dai turisti che nel 2018 si sono imbarcati su navi da crociera, traghetti, aliscafi e catamarani alla volta dell'Adriatico. Il dato, sottolinea Di Cesare, "si riferisce solo alle effettive spese che i pax fanno a terra, quindi ristoranti, shopping, eventuali pernottamenti: soldi che rimangono sul territorio".
L'Italia si conferma leader nel turismo nautico, con 186 marine e oltre 26mila posti barca.
Oriana Davini