Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Come nel dopoguerra il motore di spinta sono stati gli Stati Uniti, sono convinto che dal 2020 il motore trainante sarà la Cina". Il ceo di Gardaland Aldo Maria Vigevani non ha dubbi: è questa la nuova sfid da affrontare “non solo per i parchi divertimento, ma per tutto il mondo del turismo”.
I principali bacini
La Germania, l’Austria e la Svizzera rimangono comunque i mercati di riferimento di Gardaland Resort - con oltre 10mila pernottamenti nelle strutture del resort nel 2018 -; seguono il mercato olandese e belga. Per la Gran Bretagna – in forte crescita sul Lago di Garda - è stata sottoscritta una collaborazione con Jet2holidays, tour operator specializzato in viaggi per famiglie che dalla primavera 2019 ha aumentato il flusso dei visitatori nell’area con otto voli settimanali provenienti dalle principali città inglesi.
Altro mercato emergente e di grande interesse è Israele, reso più vicino anche dai collegamenti ormai consolidati dall’aeroporto di Tel Aviv a Verona, con voli di linea e charter.
“Con il nuovo Gardaland Magic Hotel - sottolinea Vigevani - Gardaland Resort ha raggiunto un’offerta offerta di 475 camere, di cui 257 interamente tematizzate. L’obiettivo per il 2019 è di ottenere un’occupazione annua di quasi 76mila camere riservate nelle tre strutture”. Nel 2018 l’occupazione camere è stata pari all’85%.