Il commento del direttore
Remo Vangelista
Venezia studia una soluzione per riportare i numeri delle crociere ai livelli precedenti il decreto ‘Grandi Navi’. Nel corso del 2022, secondo i dati dell’Autorità di sistema portuale del mar Adriatico settentrionale e di Vtp, i porti di Venezia e Chioggia hanno registrato, per quanto riguarda le crociere, 214 toccate per 238mila passeggeri totali, di cui 197mila in homeport. Le attese per il 2023 sono di 271 toccate e 600mila passeggeri di cui 540mila in homeport.
Numeri lontani da quelli precedenti il divieto di ingresso in laguna: nel 2019, infatti, si registravano 498 toccate e 1.618.000 passeggeri, di cui 1.397.500 in homeport.
Per questo, è nato un progetto che prevede approdi diffusi in varie aree tra Venezia e Chioggia, si legge sul Sole 24 Ore. Nel 2022 si sono conclusi i lavori sulle banchine Liguria e Lombardia a Marghera, terminal per il traffico commerciale sui quali possono far scalo anche le unità di crociera, ma che ancora hanno una tensostruttura di accoglienza per i passeggeri solo provvisoria.
Oltre a questi terminal, saranno disponibili, per approdi di navi di dimensioni contenute (come quelle per le crociere di lusso) il porto di Chioggia e, sabato e domenica, il terminal di Fusina, che normalmente accoglie traghetti e navi ro-ro. Nel 2023, invece, è prevista la consegna dell’approdo temporaneo nel canale Nord di Marghera e l’affidamento definitivo della Stazione passeggeri (sempre sul canale Nord).
Nel 2024 ci sarà l’avvio dei lavori del secondo accosto nel canale Nord e della Stazione, che sarà consegnata, però, solo nel 2026 con piena operatività nel 2027. Nel contempo, sarà studiata la progettazione di interventi manutentivi dei canali di Malamocco e Vittorio Emanuele nonché del canale Nord, per migliorare l’accessibilità nautica delle aree.