Il commento del direttore
Remo Vangelista
“La carenza di personale nel settore turistico, sia nelle figure ad alta che a bassa professionalizzazione, rischia di colpire l’incoming proprio nel momento in cui i numeri ci fanno sperare in un’estate di grande ripartenza”. Lo denuncia in una nota Franco Gattinoni, presidente di Fto Confcommercio, che torna a parlare della questione dell’estate: la mancanza di personale nel mondo del turismo, che continua ad essere uno dei problemi principali lasciati dalla pandemia.
“Mancano ad esempio 7mila autisti di bus turistici per la scarsa disponibilità di persone con la patente e le competenze adeguate – rincara Gattinoni –. E si registra una gravissima penuria anche di guide turistiche nazionali, visto che non si fanno da troppo tempo esami di abilitazione, in attesa da 10 anni della nuova normativa per queste figure, che deve tener conto anche degli ultimi trend turistici come ad esempio cicloturismo, cammini e outdoor”.
Il problema degli abusivi
“Ciò finisce per lasciare spazio all’abusivismo, all’illegalità e alla ricerca di scorciatoie come le abilitazioni fatte in altri Paesi europei, mentre influisce in modo negativo sulla possibilità di organizzare esperienze personalizzate e degne delle attese dei viaggiatori – prosegue il presidente di Fto –. In tale ottica sarà molto complicato far fronte ai picchi di lavoro e non mi riferisco soltanto alle città d’arte, alle grandi isole o alla riviera romagnola”.
Una sfida cruciale, quella delle risorse umane, sottolinea Gattinoni. “I tre anni di Covid hanno fiaccato il nostro comparto e hanno cambiato lo scenario. Molte professionalità sono andate perdute e ora che si ritorna a lavorare il nodo delle risorse umane è un tema che nessuno può eludere. Fto sta lavorando con grande dedizione al tema della formazione e dell’attrattività del comparto – conclude –. Contiamo nella massima collaborazione di tutti i soggetti coinvolti per consentire al brand Italia di aprirsi al mondo nel migliore dei modi”.