Affitti brevi, nuova stretta
Il Viminale mette al bando
il check-in da remoto

Arriva una nuova stretta sugli affitti brevi. Il Ministero dell’Interno ha emesso una circolare che mette di fatto al bando le key box e i sistemi di check-in da remoto. Nel documento, pubblicato il 18 novembre, il Viminale dispone infatti l’obbligo “per i gestori di strutture ricettive di ogni genere o tipologia di verificare l’identità degli ospiti mediante verifica de visu della corrispondenza tra persone alloggiate e documenti forniti, comunicandola alla Questura territorialmente competente” entro 24 ore.

La circolare chiarisce quindi che l’identificazione da remoto automatizzata degli ospiti delle strutture ricettive non soddisfa i requisiti previsti dalla legge e non garantisce la sicurezza della collettività, dal momento che, recita il documento, non si può escludere che, dopo l’invio dei documenti in via informatica la struttura possa essere occupata da uno o più soggetti le cui generalità restano ignote.

La stretta del Viminale ha trovato il placet del ministro del Turismo, Daniela Santanchè. “Apprezzo molto l’iniziativa del Viminale e sottolineo la piena e proficua collaborazione con il ministro Piantedosi. La nuova circolare del Ministero dell’Interno sull’identificazione degli ospiti nelle strutture ricettive, infatti, è un passaggio essenziale per prevenire rischi e garantire un’esperienza turistica serena e positiva, sia ai visitatori che agli operatori - ha affermato in una nota la titolare del Mitur -. La cooperazione tra i nostri dicasteri è fondamentale per creare un ambiente sicuro e accogliente per tutti, specie in vista di importantissimi eventi come il Giubileo del 2025”.

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