Il commento del direttore
Remo Vangelista
“La nostra visione è quella di un turismo integrato e sostenibile, che non solo valorizzi le grandi attrazioni della Sicilia, ma che permetta anche di scoprire i tesori dei borghi e dei centri minori dell’isola, dove la cultura, l’arte e le tradizioni locali offrono esperienze uniche”. Così Elvira Amata, assessore al Turismo della regione Sicilia, ha raccontato nel corso del WTM di Londra l’evoluzione dell’offerta dell’isola, che scommette sulla destagionalizzazione dei flussi.
“Vogliamo che la Sicilia sia vissuta come esperienza a tutto tondo, non solo come destinazione turistica” spiega Amata, commentando l’aumento significativo delle presenze registrato nel 2024. La Sicilia segna, infatti, una crescita complessiva del 4,7% rispetto al 2023, con un incremento dell’11,1% delle presenze straniere e un +2,8% dal mercato britannico. “Le politiche di destagionalizzazione che abbiamo avviato stanno dando i loro frutti, come dimostra la crescita del 22,9% delle presenze internazionali registrate tra gennaio e marzo 2024” ha aggiunto Amata, sottolineando come questa distribuzione più equilibrata del turismo durante l’anno sia favorita dal clima mite dell’isola e da una calendarizzazione attenta di eventi culturali e sportivi.
Tra gli appuntamenti più rilevanti che saranno riproposti nel 2025 figurano il Sicilia Jazz Festival, la Settimana di Musica Sacra e le Celebrazioni Belliniane, insieme a una serie di manifestazioni pensate per attrarre turismo di qualità nei mesi di bassa stagione. Il piano illustrato dall’assessore prevede azioni specifiche per il turismo culturale, con una forte collaborazione con l’assessorato ai Beni Culturali.
Ma non di sola cultura vive il turismo. Anche il segmento enogastronomico riveste un ruolo strategico: nel 2025 la Sicilia sarà la prima regione italiana a ricevere il riconoscimento di “Regione europea della gastronomia”, assegnato dall’International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism.