Shopping tax free,
la nuova soglia
spinge la spesa

Transazioni in aumento del 43%, spesa a +5% e oltre 300mila nuovi shopper nella fascia 70-155 euro. Una stagione estiva positiva sul fronte dello shopping tax free, che ha beneficiato, secondo l’ultimo monitoraggio Global Blue, dell’abbassamento della soglia da 154,95 a 70,01 euro varato lo scorso febbraaio dal Governo.

“La stagione estiva - conferma Stefano Rizzi, managing director di Global Blue Italy - ha consolidato i risultati positivi innescati dall’abbassamento della soglia di accesso al tax free shopping, evidenziati fin dai primi mesi di vita della norma”.

È cresciuto al 26% il contributo delle località minori, a fronte di una riduzione al 53% del contributo apportato dalle canoniche quattro grandi destinazioni (Milano, Roma, Firenze, Venezia).

Le destinazioni che hanno performato meglio, in termini di variazione delle transazioni, sono state: Catania (+72%), Como (+67%), Napoli (+64%), Amalfi (+63%), San Gimignano (+63%), Verona (+61%), Assisi (+57%), Bellagio (+53%) e Bologna (+51%).

Gli effetti benefici si sono riversati anche su retail e artigianato locale, cresciuti più del dato nazionale, con un incremento delle transazionii del 54%, del 12% della spesa e con uno scontrino medio di 111 euro. A beneficiarne maggiormente sono i settori merceologici del made in Italy: pelletteria e borse (+57% nelle transazioni; +18% nella spesa), calzature (+79%; +26%), e profumi e cosmetica (+141%; +47%). “L’Italia - afferma Rizzi - gode ora di maggiore attrattività sul palcoscenico europeo, riuscendo nell’obiettivo di decentrare le occasioni di shopping e di allargare il mix di nazionalità che ricorrono al servizio, democratizzandone l’utilizzo. Solo una stretta collaborazione tra istituzioni, operatori e associazioni di settore può rilanciare l’Italia come meta di eccellenza per il turismo e lo shopping, assicurando ai turisti internazionali la migliore esperienza di viaggio”.

Per il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, “gli obiettivi del Governo erano aumentare la competitività della nazione, decentralizzare le mete di shopping, attrarre nuovi tax free shopper e nuove nazionalità, rafforzare il retail e l’artigianato locale, potenziare l’indotto” e “i dati raccolti finora confermano il raggiungimento di questi traguardi - afferma in una nota -: ci siamo allineati agli altri Paesi Ue, abbiamo incrementato la contribuzione delle città minori e attirato nuovi mercati, specie svizzeri, sudamericani e turchi. Consolidiamo, così, anche nell’ottica del PST, l’opera di promozione e valorizzazione dei territori, in una dimensione orizzontale e sistemica, in maniera tale da incentivare lo sviluppo dell’intera nazione”.

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