Il commento del direttore
Remo Vangelista
Alessandro Gandola ha lasciato Eden e il brand che lui ha portato in alto, Margò. Il gruppo Apitour deve così salutare un altro manager del pianeta Eden, qualche mese dopo Angelo Cartelli e Guliano Gaiba.
Una decisione nell’aria da qualche tempo che segna (da qualsiasi parte la si guardi) una sorta di rivoluzione dei vari brand di Pesaro.
Margò resterà comunque uno dei successi targati Eden, con Gandola capace di portare questa divisione a valicare quota 100 milioni di fatturato.
Lui che aveva mosso i primi passi a Torino: “Sono stato l’ultimo assunto dal grande Franco Rosso”. Un imprenditore che oltre a fare la storia del turismo riuscì anche a fare crescere una linea dirigenziale di tutto rispetto.
In un’intervista con TTG di poche stagioni fa Gandola spiegò che “i generalisti hanno a disposizione grandi spazi di business. Margò non è solo un brand che vende viaggi a basso costo perché la sistemazione negli hotel a 4 stelle genera un parte consistente delle vendite. Ovvio che siamo fuori dalla fascia lusso, ma il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo fare concorrenza a Expedia e Booking”.
La vita in Alpitour
Al momento dell’ingresso di Eden all’interno della galassia Alpitour, Alessandro Gandola disse inoltre che “l’entrata in Alpi valorizzerà ancora di più il generalista Margò”. Una valorizzazione che nuove linee strategiche e la crisi di mercato legata al Covid hanno fermato.
Un’agenzia di viaggi stamane ha scritto a TTG Italia per sottolineare che “Margò era uno strumento fondamentale che ci aiutava ad arginare la diaspora dei clienti verso il web, grazie al suo straordinario modello che combinava pacchetto turistico tradizionale e low cost”.
Adesso sarà importante vedere le prossime mosse di Alpitour. Potrebbe decidere di rilanciare l’azione su questo segmento, oppure guardare ad altri modelli di business. Tutto questo all’interno di una stagione già complicata dal lungo periodo di crisi Covid 19.