La promessa di Cuba: “Non smetteremo di scommettere sul turismo”

Il grido finale, "Hasta la victoria siempre!", calzava a pennello nel discorso che il ministro del Turismo di Cuba ha tenuto davanti ai più importanti operatori turistici italiani, alle compagnie aeree charter del Belpaese e a numerosi agenti di viaggi.

Quello di Manuel Marrero, in carica da oltre due decenni, non è il solito slogan dell'Isla Grande di "fideliana memoria", ma è risuonato a Milano, luogo dell'incontro, come un monito per il settore e, in certo senso, una promessa: "Cuba continuerà la sua scommessa turistica, al di là dei problemi climatici e al di là delle restrizioni economiche imposte dagli Stati Uniti. C'è il mio personale impegno - ha spiegato il ministro - a non intaccare la qualità dell'offerta turistica italiana a Cuba, anzi, a favorire e appoggiare gli investimenti alberghieri e non solo".

Il calo degli italiani
Il calo dei flussi italiani registrato nell'ultimo anno, dopo il record del 2017 (dal Belpaese partirono 228mila persone, segnando un primato storico), è dovuto sia ai problemi di natura climatica sia a quelli di gestione di alcune strutture, rimaste senza approvvigionamenti. Così da gennaio a oggi gli italiani a Cuba sono 147mila, in netto calo, "ma sviluppando azioni comuni garantiremo una stagione invernale grandiosa", aggiunge il ministro, che ha spiegato come già da maggio 2018 è stato attuato un piano di recupero dei flussi internazionali. "Puntiamo a chiudere l'anno con 4 milioni e 700mila arrivi, un nuovo record per il nostro Paese".

Il piano di sviluppo
Il governo cubano ha lanciato un piano di sviluppo che ha portato nel 2018 a 5mila nuove stanze, a cui se ne aggiungeranno altre 5.200 nel 2019. "E abbiamo finanziato una strategia di marketing digital a livello globale per colmare il gap sui canali social", ha concluso Marrero.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana