Il commento del direttore
Remo Vangelista
Gli italiani sono noti in tutto il mondo per la loro ‘necessità’ di accompagnare le parole di una frase con dei gesti, tanto che esiste una sorta di ‘codice’ non verbale che incuriosisce gli stranieri. Ma il tema del ‘parlare a gesti’ non è solo italiano: nelle diverse parti del mondo, i gesti o le usanze cambiano talmente tanto che il sito Far & Wide ha pensato di realizzare una piccola guida per evitare spiacevoli incidenti dovuti a incomprensioni.
Con una regola-guida: in giro per il mondo, tenete la mani a posto.
Fra le incomprensioni ‘gestuali’, le più comuni sono quelle legate al gesto del pollice levato o del circolo-pollice indice per dire OK. Il primo gesto in Australia e Medio Oriente è considerato offensivo, il secondo in Brasile equivale al molto meno educato ‘dito medio’, mentre in Giappone significa ‘soldi’.
Sempre in tema ‘mani’, le dita incrociate in segno di buon augurio in Vietnam assumono un significato equivoco, le mani in tasca sono segno di scarsa educazione in Giappone e Corea del Sud, mangiare con la mano sinistra dà scandalo in India e nel Medio Oriente, mentre chiamare le persone muovendo il solo dito indice può far rischiare l’arresto nelle Filippine e non è apprezzato neppure a Singapore.
Alzare la mano indicando il numero 2 con indice e medio è maleducato in Australia e Sud Africa mentre il gesto delle corna (anche con il pollice esteso) non è propriamente gradito in Spagna, in Grecia e pure in Italia.
Ma ci sono altre regole non scritte in cui un turista può inciampare. Vale la pena ricordare il divieto di mangiare chewing gum a Singapore (pena una multa salata), il finire tutto quello che c’è nel piatto in Cina, Russia, Thailandia e Filippine che viene interpretato come maleducato, il soffiarsi il naso in pubblico in Cina, Giappone e Arabia Saudita e il ridere forte, considerata grande maleducazione in Giappone.
Infine, due curiosità. Sedersi sul sedile dietro del taxi è ritenuto maleducato in Olanda, Scozia, Australia e Nuova Zelanda, mentre è meglio evitare di lasciare la mancia in Giappone e Corea del Sud, perché si ritiene un gesto offensivo.