Il commento del direttore
Remo Vangelista
I governi di Repubblica Ceca, Austria e Croazia starebbero lavorando, almeno secondo quanto riportato da Europa Today che cita un articolo del Bild, un 'corridoio' che dalle città tedesche arrivi al mare.
Al di là della vicinanza prossimità tra questi Paesi, che potrebbe consentire l’uso di trasporti privati al posto di quelli pubblici, la notizia evidenzia i dati epidemiologici: Repubblica Ceca, Croazia, Slovenia e Ungheria hanno avuto un numero di casi di Covid-19 molto inferiore a Spagna, Italia e Francia, non solo in termini assoluti.
In base a queste cifre, l’Austria ha riaperto la frontiera con la Repubblica Ceca. E lo stesso ha fatto con la Germania, con l’intento di non perdere la quota di turisti tedeschi che nel 2019 hanno rappresentato il 30 per cento delle visite turistiche nel Paese. A spingere verso la creazione del corridoio anche i tour operator tedeschi, che temono una perdita del fatturato pari al 60 per cento.
A confermare il progetto di un corridoio tra Germania e Croazia ci sarebbero le parole del ministro del Turismo croato Gari Cappelli, che al termine del vertice tra i ministri del turismo dell’Ue da lui presieduto, ha detto che è stata discussa la possibilità di istituire "corridoi turistici", sempre tenendo conto delle considerazioni degli epidemiologi per la riapertura delle frontiere per la libera circolazione dei turisti.