Il commento del direttore
Remo Vangelista
Con 21 'città slow' in lizza per entrare nell’Unesco Creative Cities Network e 77 siti in Tentative List da aggiungere a 19 Patrimoni dell’Umanità, la Turchia mette in campo i suoi gioielli culturali per conquistare l’estate degli italiani.
Al workshop #GoTürkiye di Milano sono intervenute le più importanti Dmc nazionali, grazie all’iniziativa dell’Agenzia per lo Sviluppo e la Promozione della Turchia e dell’Associazione delle agenzie di viaggio turche Tursab. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia in Italia e Turkish Airlines, che dopo i due ultimi difficili anni pandemici puntano a raggiungere i 400mila visitatori tricolore.
“La possibilità di rilascio a tutte le strutture ricettive del Safe Tourism Certificate - ha spiegato Ruza Haluk Söner, direttore dell’Ufficio cultura dell’Ambasciata - rappresenta oggi una delle nostre migliori risorse per attestare la completa sicurezza della destinazione, mentre la disponibilità di sette rotte di collegamento da tutt’Italia ci permette di distribuire i flussi anche fuori Istanbul, la cui offerta è stata rilanciata dall’inaugurazione dello straordinario Centro culturale Ataturk - Opera house di 95mila mq. Contiamo poi sul richiamo dell’area di Tashtepeler, nel sud-est della Turchia, dove le continue scoperte archeologiche, i tanti cammini d’ispirazione storico-religiosa, nonché la possibilità di sperimentare il più lungo circuito di cicloturismo europeo offrono spunti di visita per qualsiasi target di viaggiatore”.
“Chi visita Istanbul durante l’anno - ha aggiunto Aylin Özsavaç, head of incoming tourism per Tursab - apprezza sempre più la possibilità di unire shopping ed esperienze gastronomiche tradizionali negli antichi bazar, ma cresce anche la tendenza a scoprire la Turchia più verde e remota, come quella dei villaggi montani nell’area del Mar Nero”.
Nella foto, Ruza Haluk Söner con Aylin Özsavaç, head of incoming tourism per Tursab