Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il Regno Unito vive attualmente una fase di grandi cambiamenti. La morte della Regina Elisabetta II da una parte e il crollo della sterlina rispetto al dollaro dall'altra, hanno sicuramente scosso il Paese generando un'eco a livello internazionale.
Il turismo, inevitabilmente, viene influenzato dal contesto politico-economico e lo confermano le parole di Patricia Yates, ceo di VisitBritain. "Non si può costruire un'industria turistica resistente sulla base di una sterlina debole", puntualizza. "Pertanto continueremo a promuovere la Gran Bretagna come una destinazione entusiasmante, impegnandoci per calamitare i turisti esteri e per incoraggiare una crescita economica a lungo termine".
Peraltro, l'ultima ricerca effettuata proprio da VisitBritain, rivela come la maggiore attrattiva a livello globale per i visitatori che scelgono una meta per le vacanze sia il buon rapporto qualità-prezzo. Dunque, laddove la sterlina andasse a soddisfare tale necessità, la Gran Bretagna avrebbe l'opportunità di influenzare le scelte dei viaggiatori e di orientarne le prenotazioni. "Questo potremmo farlo puntando sui mercati in cui vediamo degli incrementi, tra cui gli Stati Uniti, il nostro bacino più grande e prezioso", conclude Yates.
"Nonché spingendo per garantire che gli indecisi optino, infine, per un soggiorno in Uk".