Il commento del direttore
Remo Vangelista
Lunedì 26 gennaio 2009: se ne va un altro pezzo della vecchia Alitalia. Al termine di una lunga agonia iniziata nel mese di giugno 2008, quando il titolo fu sospeso a quota 0,445 euro per azione, la Borsa eliminerà oggi dal listino la voce legata alla compagnia aerea, che apparve per la prima volta a Piazza Affari nel 1996. Con ben poche prospettive di un ritorno sulla scena a breve termine. Un addio destinato anche a lasciare probabili strascichi giudiziari considerando che ad oggi nessuna decisione definitiva è stata presa in materia di risarcimenti per gli azionisti e gli obbligazionisti che oggi, di fatto, si ritrovano con dei pezzi di carta senza nessun valore. Ripercorrendo gli ultimi anni dell'andamento vale la pena ricordare alcune tappe in qualche modo storiche delle azioni Alitalia. Andando a ritroso nel tempo vale la pena ricordare il mese di aprile del 2007, quando per l'ultima volta le azioni passarono di mano ad un valore superiore all'euro. Prima gli azionisti assistettero ad un 2006 fatto di alti e bassi intorno all'euro, ma fu alla fine del 2005 che il valore subì il tracollo peggiore, in occasione della ricapitalizzazione da 1 miliardo di euro; in pochi giorni i titoli passarono da 6 euro a poco più di 1 euro. Quanto agli esordi, l'ingresso in Borsa del 1996 fu un successo e in un anno la capitalizzazione in Borsa passò da 600 a 6mila miliardi di vecchie lire. Storie d'altri tempi