Il commento del direttore
Remo Vangelista
A oltre due mesi dallo tsunami si continuano a contare i danni. Per Margareta Wahlstrom, coordinatrice dell'Onu per lo tsunami, occoreranno dieci anni per la ricostruzione dei paesi dell'Asia sud-orientale colpiti dal maremoto dello scorso 26 dicembre. In realtà non tutto viene giudicato ricostruibile. L'India ha infatti rinunciato al progetto di ricostruzione di sei isole appartenenti agli arcipelaghi delle Andamane e delle Nicobare - dove sono accalcate da oltre due mesi circa 40.500 persone in 150 campi provvisori - a causa dell'ampiezza delle devastazioni. Uno dei responsabili dei soccorsi ha spiegato che le sei isole devono essere abbandonate e la popolazione trasferita su altre sette isole sulle quali sono concentrati tutti gli sforzi della ricostruzione. In effetti le isole in questione sono state le più colpite degli arcipelaghi. Il governo indiano ha comunque promesso di voler ricostruire le altre isole dei due arcipelaghi secondo un ideale di infrastruttura moderna che le renda un modello tra le isole del mondo. Il progetto richiederà l'investimento di circa 500 milioni di euro e si appresta ad essere il maggior sforzo dell'India nella ricostruzione post-tsunami