Barcellona, stop
agli affitti brevi
entro il 2029

Il sindaco di Barcellona Jaume Collboni ha annunciato venerdì che il Comune non concederà più licenze per uso turistico alle abitazioni residenziali e non rinnoverà quelle esistenti. Stop agli affitti brevi, dunque, entro il 2029, poiché tutte le licenze emesse finora scadranno nel 2028.

A oggi sono 10.101 gli appartamenti affittati a breve termine dai turisti. Il provvedimento è stato voluto dall’amministrazione catalana per porre un freno all’aumento dei prezzi degli affitti (+68% negli ultimi dieci anni) e del costo degli immobili (+38%).

La Federación Catalana de Apartamentos Turísticos (Federatur) ha già presentato ricorso alla Corte Costituzionale, mentre la Asociación de Apartamentos Turísticos de Barcelona (Apartur) ha bollato la decisione del Governo catalano come “irresponsabile e demagogica”.

Secondo Apartur, gli appartamenti ad uso turistico a Barcellona rappresentano lo 0,77% del totale delle abitazioni della città e l’associazione vede l’annuncio del sindaco come “una cortina di fumo per il suo fallimento nelle politiche abitative della città” una mano tesa verso il prolifelare di affitti brevi illegali. “Il comune sta ora colpendo quei proprietari che, con la loro attività economica legale, danno lavoro direttamente a circa 5mila lavoratori e contribuiscono con più di 347 milioni di euro all’anno alle casse pubbliche del Barcellona”.

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