Il commento del direttore
Remo Vangelista
Le Isole Vergini Britanniche si sono finalmente lasciate alle spalle il lungo periodo critico dopo la devastazione provocata, nel 2017, dagli uragani Irma e Maria e sono tornate protagoniste della scena turistica dei Caraibi. L’arcipelago ha infatti concluso il 2024 superando, per la prima volta dal 2016, la soglia psicologica del milione di visitatori (per la precisione 1.092.139), con un incremento di 9,8 punti percentuali rispetto ai 994.896 arrivi del 2023.
Risultati che Natalio Wheatly, Primo Ministro delle Isole Vergini, definisce “impressionanti” e che, aggiunge, “evidenziano la varietà delle nostre offerte turistiche e riflettono il nostro impegno nel creare esperienze eccezionali per tutti i tipi di visitatori”.
Sono, riflette, “una testimonianza del nostro fascino persistente, della resilienza del nostro settore turistico e del duro lavoro di tutti coloro che contribuiscono a rendere queste isole una destinazione di classe mondiale. Guardando al futuro, siamo determinati a sfruttare questo slancio e a garantire che la nostra crescita sia di beneficio sia per i visitatori che per i residenti delle Isole Vergini”.
Numerosi i nuovi sviluppi e i progetti di riqualificazione. Tra questi Peter Island Resort, che ha riaperto a dicembre 2024 dopo una ristrutturazione totale, e il famoso Bitter End Yacht Club, che debutterà con quattro lussuosi beach bungalow e otto nuovi loft Marina, insieme a un boutique hotel da 18 camere, mentre il Biras Creek Resort è stato rinnovato e trasformato in Biras Marina & Resort. Raggiungere la destinazione, inoltre, ora è più facile che mai grazie ai voli diretti quotidiani da Miami a Tortola operati da American Airlines.