Il commento del direttore
Remo Vangelista
Le aziende familiari rappresentano la stragrande maggioranza delle imprese italiane nel turismo, e non solo. Se molto sappiamo delle dinamiche del passaggio generazionale, è invece raro apprendere di aziende gestite - pariteticamente - da fratelli o sorelle che insieme quell’azienda hanno fondato. Nella moda i fratelli Luciano, Gilberto, Giuliana e Carlo Benetton fondarono l’azienda omonima nel 1965 e mezzo secolo dopo l’hanno consegnata - in salute, compresa la dotazione AdR Aeroporti di Roma - alla seconda generazione. Nel turismo italico abbiamo tre casi: il fondatore che cede l’azienda prima di passarla ai figli (Silvio Maresca di Bluserena nel 2021, Giuseppe Boscoscuro di Viaggidea e Franco Rosso di Francorosso molti anni fa); i figli che cedono l’azienda dopo averla fatta crescere (Guglielmo Isoardi dopo Lorenzo Isoardi, di Alpitour); i figli che ricevono l’azienda in salute e ne fanno strame (non faccio nomi, ma li conosciamo tutti).
Il caso Nicolaus, quindi, fa storia a sé. Nel 2003 i fratelli Giuseppe e Roberto Pagliara fondarono Nicolaus Tour, a Ostuni (BR), come ricettivista locale. In quasi vent’anni l’impresa si è trasformata e oggi sono tre le aree di business presidiate: hotel management, immobiliare e tour operating. Solo in quest’ultimo ambito i marchi commerciali sono quattro: Nicolaus, Valtur, Turchese e Raro.
Se andare d’accordo tra padri e figli è complicato, forse peggio tra fratelli. Per citare un caso extra-settore, a febbraio 2022 l’influencer da milioni di follower Gianluca Vacchi - dopo anni di litigi col fratello minore Bernardo - lo avrebbe liquidato con un pacco di milioni di euro. “Mio fratello ha un’idea di business tutta sua” dichiarava l’aziendalista Bernardo a proposito del fratello star dei social, ben riassumendo la vexata quaestio, ovvero che ognuno la pensa a modo suo.
In questo, Nicolaus è un modello da prendere a esempio, perché Giuseppe e Roberto vanno d’accordo, e i numeri danno loro ragione. A mio giudizio, quattro sono i motivi alla base di questo risultato:
1) Ognuno presidia un’area di business e non pesta i piedi all’altro
Roberto Pagliara è presidente del Gruppo Nicolaus, mentre l’a.d. è Giuseppe Pagliara. Giuseppe presidia la parte corporate, istituzionale e finanziaria; Roberto supervisiona l'area tecnologia, digitalizzazione e innovazione: in CdA, insieme, disegnano le strategie di gruppo, comprese le operazioni M&A e sales. I compiti sono ben definiti, le responsabilità non si sovrappongono, le attività più operative - quelle dove il confronto spesso è più acceso - sono delegate a una prima linea di manager molto coesa e affiatata.
2) Nicolaus Tour è di Ostuni e al sud i rapporti familiari tengono più che al nord
Può suonare come un luogo comune, ma è proprio così: le reti familiari sono più forti al meridione che altrove, gli esempi sono noti, non solo nel turismo. Da Roma in giù non è che i fratelli vadano più d’accordo che da Firenze in su, ma il vincolo familiare è tenuto in maggiore considerazione. Anche perché si fanno più bambini, le famiglie sono più numerose, matrimoni e battesimi sono preziose occasioni d’incontro, alle feste comandate ci si ritrova tutti insieme. Difficile litigare in CdA, se il giorno dopo si va tutti al battesimo dell’ultima figlia appena nata.
3) Giuseppe e Roberto Pagliara hanno fatto altri mestieri, prima di Nicolaus
Il “turistico” di famiglia è Roberto Pagliara, che in avvio di carriera - dal 1997 al 2004 - è stato responsabile commerciale sud Italia del glorioso (oggi uscito di scena) tour operator aostano Eurotravel. Commerciale al sud significa macinare migliaia di chilometri, visitare agenzie in paesini sperduti, trattare con agenti che ne hanno viste di tutti i colori: una grande palestra, quindi. Il “politico” di famiglia è invece Giuseppe, dal 1998 al 2001 assessore al Turismo, Sport, Spettacolo, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura e Urbanistica (!) del Comune di Ostuni e da sempre coinvolto nelle attività della cittadina natale, all’epoca appena sfiorata dal boom turistico. Hanno fondato Nicolaus a trent’anni compiuti, evitando errori che - senza quelle esperienze - avrebbero probabilmente compiuto.
4) La politica dei piccoli passi è condivisa e perseguita da sempre
Se un fratello è Luigi XIII di Francia e l’altro è il cardinale Richelieu, può funzionare. Ma se uno vuole invadere la Polonia e l’altro in Polonia vuole andare solo a cacciare lepri e fagiani, allora è il caos. Non fare il passo più lungo della gamba è il mantra che si respira dal 2003 e la sua validità si vede quando le cose van male, non il contrario. Non a caso, Nicolaus ha superato la crisi pandemica, ha fatto acquisizioni, si è fatta trovare pronta alla ripresa. Non era scontato, quando si cresce a due cifre e davanti all’ufficio hai file di bancari (che vogliono prestarti soldi) e di fornitori (che vogliono farseli dare) è difficile non cedere alla hỳbris.