La Sardegna vuole ripartire. Ecco i nodi da risolvere

È un’isola, vive di turismo, colleziona percentuali di repeaters da capogiro. Difficilmente la Sardegna può essere paragonata a qualsiasi altra destinazione italiana, in quanto presenta caratteristiche che ne costituiscono la forza e il punto debole al tempo stesso.

Le linee guida per ripartire
Tutte le categorie che sperano di riaprire già dalla prossima estate, dagli albergatori, alle agenzie di viaggi, ai tour operator, si stanno confrontando sulle linee guida da osservare e sui possibili scenari che si verificheranno quanto a prezzi e collegamenti per l’Isola.
Quel che è certo è che se la stagione non decolla da giugno, per molti esercizi sarà antieconomico riaprire.

Il nemico è il fattore tempo
“Il nostro grande nemico è il tempo – commenta il presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca -; abbiamo necessità di riaprire da giugno, massimo luglio e le autorità devono comprendere che ci servono urgentemente protocolli certi e realisticamente applicabili”.

Agenzie in prima linea
Anche le agenzie necessitano di interventi urgenti per superare una crisi che riguarda un settore che in Sardegna genera 80mila posti di lavoro, di cui mille500 in agenzia, come ricordato dal presidente di Fiavet Sardegna, Gian Mario Pileri.
Il servizio completo, con le opnioni di alcuni dei principali attori della fliera, è disponibile su TTG Italia del 27 aprile, online anche sulla Digital edition.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana