Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un invito a “ripensare totalmente” il disegno di legge sugli affitti brevi arriva da un lungo elenco di associazioni coinvolte la scorsa primavera negli incontri tenuti dal Ministero del Turismo per arrivare a tracciare una linea chiara nella gestione delle locazioni turistiche.
Abbav, Aigab, Breve, Confassociazioni Real estate, Confedilizia, Fare, Fiaip, Host+Host Italia, Myguestfriend, Ospitami, Pro-Locatur, Property mangers Italia, Rescasa Lombardia, vista l’ultima bozza di decreto arrivata all’inizio di settembre, hanno stilato un documento che boccia la proposta.
Le associazioni ritengono infatti che il testo "sia palesemente mirato, senza alcuna ragionevole motivazione, a contrastare la locazione delle abitazioni private. Ciò, attraverso l’introduzione di un numero ingiustificato di divieti, limitazioni, requisiti e obblighi, alcuni dei quali di impossibile applicazione".
Ritengono, inoltre, che "si tratti di un testo fortemente lesivo del diritto di proprietà, profondamente illiberale e in molte sue parti contrario ai principi costituzionali. Infine, secondo le associazioni, "determinerebbe due effetti principali: da un lato, un aumento del sommerso; dall’altro, una crescita dei prezzi delle forme di ospitalità alternative, a cominciare da quella di tipo alberghiero”.
La contestazione principale è quella sul tema locazione, un diritto sancito dalla Costituzione. Secondo il documento, "è bene ribadire che non si tratta di un’attività economica-imprenditoriale, ma dell’esercizio di un diritto costituzionalmente garantito: quello di poter dare in locazione un proprio immobile, seppur per periodi brevi, nel rispetto della normativa vigente”.