Il commento del direttore
Remo Vangelista
A lanciare l’ultimatum è proprio lui, il premier britannico Boris Johnson che spinge sul pedale della Brexit anche per aumentare il livello dei consensi, ormai in picchiata soprattutto a causa della cattiva gestione dell’emergenza sanitaria.
Entrano dunque nella fase finale i negoziati per l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, con una data fissata dal premier: quella del 15 ottobre “allo scadere della quale, specifica Johnson, “credo che non ci sarà un accordo di libero scambio tra le parti e dovremmo accettarlo e passare oltre".
Quindi, evidenzia ilsole24ore.com, o si chiude entro il prossimo mese o ci sarà il ‘no deal’, ossia nessun accordo commerciale con i 27 Paesi Ue.
Inoltre Johnson minaccia anche di annullare parti dell’intesa già firmate, come i confini aperti fra Irlanda e Irlanda del Nord, scoglio su cui si è arenata l’ex premier Theresa May.