Il commento del direttore
Remo Vangelista
È stato il vero cruccio del turismo (e non solo) negli ultimi mesi: l'aumento del costo delle materie prime e dell'energia in primis ha sconvolto i prezzi del travel, costringendo le aziende a una gara contro le tariffe in aumento.
La situazione però potrebbe cambiare: notizie positive in questo senso arrivano dagli Stati Uniti, dove la Fed ha deliberato un rialzo del costo del denaro limitata allo 0,25%, contro lo 0,75% dello scorso novembre. Questo perché, come hanno spiegato i vertici della banca centrale a stelle e strisce, "il processo di disinflazione è iniziato".
Come riporta corriere.it la stessa Fed frena i facili entusiasmi precisando che è ancora troppo presto per cantare vittoria. Ma il pericolo più temuto, quella di una crescita incontrollata dei prezzi, sembra essere scongiurato.