Il commento del direttore
Remo Vangelista
È stato ‘il caso’ dell’anno, il fallimento di Thomas Cook. La notizia del crac dell’operatore storico, con 600mila clienti in viaggio al momento dell’uscita dalle scene e il riverbero a livello internazionale, con centinaia di albergatori di tutto il mondo che si sono ritrovati da un giorno all’altro privati di uno dei loro principali fornitori, è stata sicuramente la chiave di volta del 2019.
La debacle dell’inventore del pacchetto turistico, però, non si è limitata ai numeri: l’evento ha infatti scatenato una riflessione ben più ampia riguardo un intero business model. Era uno dei colossi dell’integrazione verticale, una delle maggiori realtà mondiali a unire al proprio interno tutti i gradini della filiera dei viaggi. Ma né la sua storia né le dimensioni del suo business lo hanno salvato dal fallimento.
Scatenando interrogativi che stanno ancora coinvolgendo i principali player del settore.
LA STORIA E LE SUE RIPERCUSSIONI SUL MONDO DEL TURISMO SU TTG YEARBOOK 2019, DISPONIBILE ONLINE A QUESTO LINK.