Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una tranche di ristori subito e uno a fine anno, ma solo per i soggetti più danneggiati e dopo una verifica fiscale. È questa una delle novità principali del decreto Sostegni bis, approvato ieri in Consiglio dei Ministri. Come sottolinea pmi.it non sarà necessario ripresentare nuovamente la domanda: chi ha già ottenuto i ristori nel 2021 riceverà i contributi stabiliti. Se invece sceglierà il ricalcolo sulla base del periodo in corso, potrà presentare la domanda ed eventualmente ricevere il conguaglio.
La differenza tra la prima e la seconda tranche sarà sostanziale: come già ipotizzato nelle scorse settimane, il primo importo sarà calcolato in base al fatturato, come già accaduto in passato; quello di fine anno, invece, si baserà sul conto economico.
La scelta del periodo
Per quanto riguarda il ricalcolo, il decreto Sostegni bis lascia aperta una porta: i contribuenti potranno infatti chiedere di calcolare il sostegno non sull’intero 2020 ma sul periodo aprile 2020-marzo 2021, anche con aliquote più alte per gli esclusi dal primo dl Sostegni.
I nuovi soggetti che entrano nella platea dei ristori sono tutti coloro che non avevano ancora ricevuto indennizzi perché il calo nell’intero 2020 era inferiore al 30% rispetto al 2019 ma che raggiungono questa quota con il calcolo da aprile a marzo dell’anno successivo. Cambiano però le aliquote: si tratta del 90% della differenza mensile per attività con fatturato o compensi 2019.