Il commento del direttore
Remo Vangelista
Secondo molti è impossibile che questo Governo riesca a chiudere l’affare Alitalia entro la fine della legislatura, ovvero per il 4 marzo. Ma, secondo alcuni, l’esecutivo potrebbe riuscire ad arrivare al closing prima che si aprano le urne in tutta Italia.
Certo è che i prossimi giorni saranno cruciali per il destino della compagnia: il primo passo, secondo quanto ha affermato il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, spetta ai commissari e dovrebbe arrivare entro pochi giorni. Alla fine di questa settimana o al massimo all’inizio della prossima, secondo quanto ha affermato il titolare del dicastero, la triade Gubitosi-Laghi-Paleari dovrà scegliere tra la proposta Lufthansa, quella di easyJet e quella di Cerberus. Senza contare l’eventuale ipotesi di un ingresso in gioco di Cassa Depositi e Prestiti.
L’Esecutivo non ha fatto mistero della preferenza per la soluzione Lufthansa; una proposta che, a quanto pare, viene considerata in maniera positiva anche dall'Associazione nazionale piloti, come riporta milanofinanza.it.
L’iter della trattativa
Una volta individuato il soggetto, si avvieranno le trattative. E questo è uno dei nodi più delicati, dal momento che Lufthansa ha parlato chiaramente di 2mila esuberi. Ed è difficile che, in piena campagna elettorale, il Governo voglia pagare il prezzo politico dei licenziamenti. Ed è proprio questa la ragione per cui, secondo Il Sole 24 Ore, la conclusione dell’operazione potrebbe arrivare dopo il voto di marzo.
Terminata la trattativa, entrerà in gioco l’esecutivo, cui spetterà dare il semaforo verde a un eventuale negoziato in esclusiva. Una volta conclusi, si potrà passare all’accordo di vendita vero e proprio.
Ma, a questo punto, Alitalia non passerà ancora nelle mani del nuovo acquirente: per completare il passaggio bisognerà attendere il via libera dell’Antitrust europeo, che potrebbe arrivare in 4-6 mesi (sempre secondo le previsioni de Il Sole 24 Ore).
In realtà, dunque, il termine ultimo arriverebbe molto vicino a quel 30 settembre che rappresenta la data spartiacque, dal momento che rappresenta la deadline per la restituzione del prestito ponte.