Il commento del direttore
Remo Vangelista
Hanno un’alta capacità di spesa e si affidano alla filiera del turismo organizzato per i viaggi verso l’Europa. I turisti cinesi sono una clientela a cui guardare con attenzione negli anni futuri.
Secondo gli ultimi dati diffusi nell’ambito delle celebrazioni di apertura dell’Anno del turismo Europa-Cina, quest’ultima si conferma il mercato outbound più grande al mondo, con 129 milioni di turisti in viaggio. Gran parte di questi non sono 'fai da te'. I viaggiatori provenienti dal Paese del Dragone rappresentano un’opportunità senza precedenti per gli operatori nostrani, perché “l’85 per cento dei viaggi all’estero – ha dichiarato il presidente di China Tourism Academy, Dai Bin – sono organizzati da tour operator, che operano principalmente nelle città”.
Un’occasione ghiotta per l’industria dei viaggi italiana, a fronte del protocollo d'intesa siglato da Mibact e Amministrazione nazionale del turismo della Repubblica Popolare Cinese per consolidare le attività turistiche dedicate al mercato cinese e in considerazione del fatto che “i turisti cinesi, una volta giunti in Europa, visitano almeno due paesi, con un totale medio-lungo (7-9 giorni)”, con una "spesa media complessiva elevata".
I prodotti di punta
Particolarmente gettonati negli ultimi anni "i viaggi personalizzati e i viaggi tematici, che hanno riportato una crescita esponenziale rispettivamente del 400% e del 250% anno dopo anno”. Lo shopping “resta una motivazione importante nella scelta di un viaggio, anche se subisce in proporzione un calo del 31 per cento rispetto ad altre motivazioni legate allo stile di vita e alla cultura”.
Il ruolo del digitale
Una nuova sfida si impone quindi per gli operatori del Belpaese, chiamati a differenziare e l'offerta e a guardare con molta attenzione al mondo digitale. "Nella scelta delle destinazioni - sottolinea Bin - pesano molto i media e le promozioni dei tour operator, quindi la comunicazione, soprattutto digitale, è l'elemento di maggiore influenza".