Il commento del direttore
Remo Vangelista
Lo stop alle operazioni di Natalie Tours dalla Russia coinvolge in maniera piuttosto pesante anche il mercato italiano. Sono molti, infatti, gli operatori che lavoravano con il t.o. russo che ha fermato le macchine nei giorni scorsi e non sono pochi i clienti che oggi stanno aspettando di capire se le loro vacanze in Italia sono pagate oppure no.
I numeri sul Sud Italia
Lo racconta Paolo Durante, direttore reparto individuali di Ovest Destination Italie e rappresentate per il Sud Italia del tour operator russo. “Già da un paio di stagioni il t.o. ha dato segnali di difficoltà, con mancanza di cash flow e lasciando anche a noi debiti consistenti. Tanto è vero che da quest’anno abbiamo iniziato ad accettare i loro clienti solo se prepagati”.
Malgrado questo, anche per la stagione in corso Natalie Tours ha lasciato degli insoluti: “Era purtroppo prevedibile questa crisi – dice Durante – ma abbiamo voluto comunque dare fiducia ad un t.o. che con noi si era sempre dimostrato corretto e che, negli anni d’oro, fra 2015 e 2016, portava in Italia 40mila passeggeri a stagione su Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia”. Alla base della crisi, secondo Durante, alcuni investimenti effettuati in Spagna che non hanno portato i risultati sperati.
Al Nord, anche Mally Mamberto, titolare di Mamberto Viaggi, racconta di difficoltà nel recuperare le somme dovute da Natalie Tours: “È un operatore storico con cui abbiamo sempre lavorato – dice Mamberto – e non potevamo prevedere una crisi di queste proporzioni. Dobbiamo capire come si evolverà la situazione”.
Le prospettive
Non ha invece accordi con il t.o. russo Acampora Travel: “Fortunatamente non abbiamo loro clienti e non lavoriamo con loro – dice Gino Acampora – ma sicuramente questo stop rischia di mettere in difficoltà alcune imprese che facevano affari con loro”.
Il futuro è al momento ancora incerto. “Da parte di Natalie Tours abbiamo ricevuto una comunicazione che ci dice di voler riprendere le attività ad ottobre – dice ancora Durante – ma anche noi stiamo aspettando altre notizie”.
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