Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Ricominciare dopo un periodo di sospensione non è mai facile”. Il Mar Rosso è tornato, tutto l’Egitto è tornato, ma non è solo oro quello che luccica nella ripresa della destinazione più desiderata dal mercato. E le parole del direttore tour operating del Gruppo Alpitour, Pier Ezhaya, sintetizzano un dietro le quinte della rinascita fatto anche di grandi difficoltà per arrivare alle prime soddisfazioni di questa estate e alle prossime, che sembrano ormai garantite, dei mesi a venire.
La ripresa
In casa dei principali player sulla destinazione si brinda inevitabilmente a un’estate nata sotto i migliori auspici e conclusa con l’effettivo ritorno sulla bocca di tutti di Sharm el Sheikh, Marsa Alam, Hurghada. Ma anche Marsa Matrouh, le crociere sul Nilo, l’Egitto classico. Tutti riesumati dopo anni di pensionamento forzato per le note cause.
Una boccata di ossigeno che ovviamente sta avendo riflessi importanti anche sulla destinazione, che non ha mai smesso in questi anni di mettere in campo risorse per richiamare l’attenzione del grande pubblico, cercando di collaborare al contempo al meglio con il trade. Del resto l’importanza dell’Italia è fondamentale se si pensa che si tratta di un bacino capace di arrivare a un milione di arrivi in un anno nei tempi d’oro.
Al lavoro
Si brinda, si lavora alla programmazione e all’aumento progressivo dell’offerta, per rispondere a una domanda in continuo miglioramento. Ma si mantengono i piedi ben saldi per terra. Troppi quelli che si sono buttati a capofitto sulla gallina dalle uova d’oro e che si sono ritrovati senza futuro.
Il servizio completo sulle mosse dei tour operator per il rilancio del Mar Rosso è disponibile su TTG Magazine, anche online sulla Digital edition.