Il commento del direttore
Remo Vangelista
Stagione invernale difficile per il colosso del turismo Thomas Cook. Il gruppo ha chiuso la stagione con un risultato prima delle imposte negativo per 1,46 miliardi di sterline, peggiorando di 1,153 miliardi il dato del 2018. Il debito netto è salito così a 1,25 miliardi (contro gli 886 milioni della fine del 2018).
Due i fattori che, secondo il chief executive Peter Fankhauser, hanno influito sul risultato: come riporta travelmole.com gli elementi determinanti sarebbero stati il prolungamento del caldo della scorsa estate e l’innalzamento dei prezzi alle Canarie. Due condizioni che avrebbero ridotto la domanda per le destinazioni calde nei mesi invernali.
In aggiunta, avrebbe indicato anche la Brexit, che avrebbe portato i clienti britannici a ritardare i piani sulle vacanze.
Le prenotazioni per l’estate, infatti, sono in calo del 12%, con i prezzi in aumento del 2%. e la crescita di mete come Turchia, Egitto e Tunisia non riesce a compensare le difficoltà delle isole spagnole.