Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un momento molto difficile, che sta mettendo a dura prova non solo i flussi verso la Cina ma, come lamentato da diversi tour operator attivi sull’area, anche destinazioni limitrofe e non, come Thailandia, Vietnam, Indonesia. Ne sa qualcosa Laura Grassi (nella foto), una vita e una passione trascorse in casa di Chinasia, il tour operator di riferimento sulla Cina che nel 2018 ha festeggiato il giro di boa dei 30 anni di attività.
Situazione attentamente monitorata
L’amministratore unico fa il punto sulla situazione coronavirus, mantenendo un equilibrio che solo chi è già passato da altri eventi come la Sars nel 2002 può permettersi. “Stiamo monitorando con grande attenzione la situazione. Inutile dire che si tratta di una fase concitata, durante la quale comunque stiamo rimborsando completamente e senza penali quanti vogliano annullare la partenza. Da adesso a fine marzo avevamo oltre 300 persone confermate fra gruppi e individuali, ai quali si sommano altri viaggiatori che pensavano di partire in primavera o in agosto”.
Il sostegno dei partner
Una situazione complessa, che Laura Grassi riesce a fronteggiare anche grazie alla disponibilità dei partner di sempre. “Air China ci ha consentito di rimborsare i voli senza penali e anche i nostri corrispondenti a Shanghai e Pechino ci stanno aiutando in questo senso. Addirittura il centro visti al quale ci appoggiamo sta restituendo gli importi versati”.
Nel frattempo, la Grassi attende con il fiato sospeso l’evoluzione della situazione. “Al momento non ci sono né lo sconsiglio della Farnesina, né il pronunciamento ufficiale dell’Oms. Restiamo in attesa di verificare l’andamento della situazione e nel frattempo siamo a disposizione delle agenzie di viaggi per ogni chiarimento o informazione necessitino”.
Turismo fermo
La distribuzione del nuovo catalogo, già online sul sito dell’operatore, è stata rinviata in attesa di capire gli sviluppi. “In verità sono molti i siti a essere chiusi e non stiamo parlando solo della Grande Muraglia o dei guerrieri di Xi’an. Questo drammatico evento si è manifestato nei giorni del Capodanno Cinese, in quel periodo cioè durante il quale i cinesi stessi viaggiano per tutto il Paese. La speranza è che l’epidemia venga circoscritta e che si possa tornare a una condizione di normalità”.
Allarmismi da evitare
Nel comunicato diffuso ieri in serata, oltre a esprimere la “propria solidarietà al Popolo cinese e alla Comunità cinese in Italia”, si invitano “tutti gli operatori del settore a riflettere attentamente sulla situazione senza alcuna forma di allarmismo esasperato e nel pieno rispetto di un Paese che sta reagendo in modo esemplare per circoscrivere e risolvere al più presto questa crisi. Rimaniamo fiduciosi in un veloce ripristino della normalità”.